Le Materializzazioni
Vengono definiti “materializzazioni” tutti quei fenomeni fisici che si osservano nel corso delle sedute medianiche. Le materializzazioni consistono quindi nella formazione di figure ectoplasmatiche intere o parziali, oppure nel trasporto di oggetti che prima non esistevano nell’ambiente, quest’ultimo un fenomeno che prende il nome di “apporto” oppure di “asporto quando l’oggetto sparisce dal luogo nel quale si svolge la seduta per riapparire altrove.
Sembra che la fenomenologia fisica avvenga grazie all'”ectoplasma” (termine creato dal premio Nobel (1913) per la Fisica Charles Richet, dal greco ektòs (fuori) e plàsma (forma plasmata), quindi “materia che fuoriesce dal medium”); una sorta di “energia” che, quando visibile, appare come una sostanza biancastra, luminosa e molto mobile, che sembra uscire dal corpo del medium (spesso, ma non sempre, attraverso gli orifizi naturali) e che dovrebbe essere la responsabile dei fenomeni di materializzazione. L’ectoplasma è sensibile alla luce, che esercita su di esso un effetto disgregante e sembra avere reazioni intelligenti: si muove e si aggrega fino a formare forme e figure, si ritrae se si cerca di toccarlo e rientra infine nel corpo dello strumento senza lasciare traccia. |
Tra le materializzazioni che nel corso della storia della medianità sono rimaste famose, è giusto ricordare quelle di Katie King e di Estelle Livermore, che apparve per ben 5 anni nelle sedute della medium americana Kate Fox, colei che insieme alla sorella Margaret diede inizio al movimento spiritico organizzato, alla metà del secolo scorso. |
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Robert Straw