Alchimia e Tarocchi

Alchimia e  Tarocchi

Non sono pochi gli esoteristi, antichi e moderni, che sostengono la teoria secondo la quale i Tarocchi sarebbero in realtà tutta una serie di metafore riguardanti i vari processi di trasformazione dei metalli.

 

 

 

 

Esiste in effetti uno stretto legame tra le Lame degli Arcani Maggiori e l’Alchimia Spirituale, un legame che da sempre ha accostato queste enigmatiche figure ai processi e alle varie prove cui l’animo umano è sottoposto durante l’esperienza terrena.

Non dimentichiamo inoltre che i Tarocchi si svilupparono parallelamente alla scienza alchemica, e questo non soltanto per quel che riguarda i loro aspetti iconografici e simbolici, ma anche e soprattutto in ragione della loro funzione speculativa che protende alla trasformazione interiore e che, proprio per questo motivo, è riconducibile alla Grande Opera Alchemica.

La tradizione alchemica pose le sue radici in Europa, con molta probabilità, in un arco di tempo che va dal 1100 al 1200, grazie soprattutto alle prime traduzioni di varie opere portate avanti dagli studiosi di origine araba.

Proprio in quello stesso periodo iniziava a svilupparsi anche la simbologia esoterica, mirabilmente e perennemente scolpita nelle cattedrali gotiche, che non a caso sono considerate veri e propri libri di pietra nei quali è raccolta e custodita tutta l’antica sapienza alchemica.

In stretto ordine di successione temporale videro quindi la luce i primi trattati di alchimia, la simbologia esoterica e i Tarocchi che in ognuna delle loro Lame racchiusero un ben preciso messaggio.

 

 

Alchimia e Tarocchi

 

 

 

1- IL BAGATTO o l’Alchimista
La Lama iniziale degli Arcani Maggiori simboleggia anche l’inizio della Grande Opera; il giovane posto in piedi davanti a un tavolo è in realtà l’allegoria degli esseri dotati d’intelligenza che in alchimia si esprime con il ternario Zolfo, Sale, Mercurio, ovvero spirito, anima e corpo.
Questi sono i quattro strumenti mistici che possiede l’alchimista, simbolo a loro volta degli elementi naturali e del quaternario presente in essa.
La bacchetta evidenziata nella mano sinistra simboleggia il fuoco, mentre sul tavolo si possono notare nell’ordine: il calice (Acqua), la spada (Aria), la moneta (Terra).
Sono i tre oggetti simbolo delle prove iniziatiche necessarie al raggiungimento della conoscenza. Il Nagatto è quindi la fase iniziale della Grande Opera, rappresentata dalle quattro parole tipiche dell’iniziazione: sapere. volere, osare, tacere.

 

 

 

2- LA PAPESSA
Rappresenta la materia prima dei saggi e quindi l’essenza più pura di ogni essere umano, che per essere realizzata necessita di altri due elementi, il sale e lo zolfo. Si tratta della Lama che simboleggia la seconda fase operativa; la Papessa rappresenta lo Spirito, le due colonne che sostengono il trono sono il sale (la materia fisica, il corpo) e zolfo (la materia eterea, l’anima).
Inoltre, il libro che la Papessa tiene aperto riporta agli enigmi che l’alchimista dovrà risolvere per acquisire la conoscenza dei vari metodi di elevazione spirituale; soltanto in tal modo potrà procedere nel suo cammino verso la dimensione superiore.

 

 

 

 

 

3- L’IMPERATRICE
Chiamata anche Acqua Celeste, rappresenta l’Elemento Mistico ovvero il Sale.
Come già detto la materia si compone di tre principi fondamentali: il Sale (il corpo), lo Zolfo (l’anima), e il Mercurio (lo spirito).
Nel nostro caso l’Imperatrice rappresenta l’intelligenza posta all’inizio di ogni creazione, la madre di tutte le forme fisiche, delle immagini, degli archetipi e dei simboli stessi.

 

 

 

 

 

 

4- L’IMPERATORE
Così come per la Lama numero tre si parla di colei che viene considerata la creatrice, nel caso dell’Imperatore ci troviamo di fronte alla figura del realizzatore.
La Lama numero quattro è associata allo Zolfo dei Saggi, al fuoco che brucia a spese dello zolfo e che si perpetua all’interno di ogni essere umano.
Siamo giunti alla quarta fase operativa, che attiene alla concentrazione razionale messa in comunicazione con la creazione materiale. L’Imperatore presenta gli stessi simboli vitali dell’Imperatrice: l’aquila (creazione), lo scettro (intuizione).

 

 

 

 

5- IL PAPA
Rappresenta il Mercurio dei Saggi, la parte materiale dell’essere e la sua dimensione spirituale.
Grazie a questa Lama l’alchimista inizia il proprio cammino lungo uno dei due sentieri della Grande Opera e attraverso i tre livelli dell’essere simboleggiati dai tre livelli della tiara.
Si tratta della quinta fase relativa all’armonia interiore.

 

 

 

 

 

 

 

6- l’INNAMORATO
Lama associata alla tintura dei metalli, simbolo della scelta volontaria e della capacità personale di decidere a livello alchemico, in parole più semplici il conflitto tra sentimento e ragione.
La freccia di Cupido simboleggia il desiderio che permette al Mercurio dei Saggi di agire a livello intellettuale, non un desiderio inteso in senso materiale o dettato dalla passione, bensì l’obiettivo di una evoluzione personale.

 

 

 

 

 

 

 

7- IL CARRO
Chiamata anche Lama del Veicolo Alchemico rappresenta l’Anima Intellettuale; ovvero l’antimonio che corrisponde al corpo astrale. Si tratta di una entità distinta ma non per questo separata dal corpo fisico al quale è unita attraverso un filo d’argento che ricorda molto da vicino i resoconti di tante persone che affermano di essere in grado di viaggiare in astrale così come una delle immagini molto sentite della spiritualità orientale.
L’alchimista, iniziato il suo cammino, deve seguirlo in modo scrupoloso e senza deviazioni o scorciatoie; poiché questi errori potrebbero risultargli fatali e condurlo alla perdita dell’orientamento interiore.
Per rimanere sulla retta via dovrà raggiungere una forma di equilibrio tra le forze opposte della personalità; una condizione di armonia tra la razionalità e la fantasia.

Il moto dell’antimonio viene rappresentato dai due cavalli; i quali si equilibrano tra loro, armonizzandosi e conducendo l’adepto a livelli più elevati di conoscenza.
Siamo nella settima fase operativa che riguarda il controllo delle passioni e trasmette il successo materiale.

 

 

 

 

8- LA GIUSTIZIA
Rappresenta la legge dell’equilibrio interiore e, allo stesso tempo, l’unione di zolfo, sale e Mercurio.
Entriamo quindi nell’ottava fase operativa, quella che riguarda l’esame di coscienza e il superamento dei blocchi psicologici; durante questa fase il duro lavoro svolto dall’alchimista verrà sottoposto a giudizio, così come simboleggiato dalla figura rappresentata nella Lama, dipinta nell’atto di pesare le azioni degli esseri umani e le loro intenzioni, di giudicarle e punirle se necessario.
La bilancia rappresenta l’equilibrio psichico, la spada il dolore provocato dagli errori commessi, le due colonne sono l’immagine dei pilastri dell’Albero della Vita; la colonna della Severità e quella della Misericordia.

 

 

 

 

9- L’EREMITA
Chiamato anche il mantello del saggio, rappresenta il piombo ed è la nona fase operativa che riguarda la solitudine e l’isolamento attraverso i quali si procede ad una sorta di ricarica interiore.
Una volta giunti a comprendere gli insegnamenti dei maestri, ci si ritrova con una esperienza spirituale enormemente arricchita e si può procedere alla manipolazione di se stessi per conseguire il prossimo traguardo.
Il mantello dell’Eremita rappresenta il segreto iniziatici, il bastone dei sette nodi mistici è il simbolo della prudenza, mentre la lanterna è l’immagine della luce interiore.
A proposito del mantello è bene far notare che in questo caso il simbolismo è duplice; non soltanto il segreto ma anche un rifugio interiore nel quale l’iniziato si ritira per meditare, allontanandosi dalla realtà ed elevandosi nel suo percorso spirituale.

 

 

 

 

10- LA RUOTA DELLA FORTUNA
Rappresenta l’elemento mistico chiamato Azoth dei Saggi, nonché la decima fase operativa durante la quale viene trasmessa la consapevolezza del tempo.
L’Azoth era una sostanza sottile che, secondo gli alchimisti, aveva il potere di penetrare gli eventi, stimolando, conservando e rianimando il movimento dell’esistenza. Questo particolare elemento è rappresentato dai due animali posti ai lati della ruota, che sono anche l’immagine dei cicli periodici.

 

 

 

 

 

 

11- LA FORZA
Simbolo della forza interiore e del Fuoco, undicesima fase alchemica messa in stretta relazione con la purificazione degli istinti e la trasmissione dell’energia.
Gli alchimisti antichi definivano tale possibilità con il nome di Fuoco Acquoso, che seguiva il percorso dei nervi e delle vene all’interno del corpo dell’uomo, ma che allo stesso tempo aveva necessità di essere purificato per non produrre devastanti effetti nocivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

12- L’APPESO
Noto anche come il Sale della Terra e teso a simboleggiare l’inizio di una nuova fase dell’evoluzione.
Si tratta della dodicesima fase che riguarda la separazione del corpo e conduce all’apertura dell’inconscio.
Anche in questo caso ritroviamo la simbologia Sale/corpo, Zolfo/anima, Mercurio/spirito.
La posizione del personaggio raffigurato serve a indicare il suo distacco dalle cose materiali e la ricerca della realtà spirituale, unica cosa che sostiene il suo corpo. Le mani legate dietro al corpo indicano impotenza materiale.

 

 

 

 

 

 

13- LA MORTE
Con questa Lama ci ritroviamo in piena l’opera alchemica.
L’elemento mistico simboleggiato è il Vetriolo e la fase è la tredicesima; quella che riguarda la dissoluzione della personalità, la morte interiore, il rinnovamento e la trasformazione.
Queste in sintesi le azioni contenute dalla tredicesima Lama dei Tarocchi: l’adepto, quando si accorge che l’azoth iniziale è già maturo, si chiude nel suo laboratorio e vi celebra il proprio funerale (la morte fisica o della materia). Pian piano la coscienza si dissolve e precipita in un oscuro abisso, all’interno del quale assiste all’azione distruttiva simboleggiata dallo scheletro raffigurato nell’arcano.
Liberatosi finalmente dalla materia, l’alchimista comprende la sua vera essenza; ovvero riesce a percepire il fatto che non è più il corpo a sorreggerlo bensì l’energia spirituale, ovvero la Pietra Filosofale.
Avviene quindi una nuova nascita, con una nuova personalità finalmente libera e perfetta.

 

 

 

 

 

14- LA TEMPERANZA
Simboleggia l’Acqua Celeste ed è la quattordicesima fase alchemica.
La figura dell’Angelo intento a versare dell’acqua da una brocca all’altra è rappresentativa del flusso vitale.

 

 

 

 

 

 

 

Alchimia e Tarocchi

 

 

 

 

15- IL DIAVOLO
Rappresenta il Tartaro sublimato; è la quindicesima fase e si pone come fine ultimo la dissoluzione e la solidificazione, raggiunte le quali l’alchimista vedrà amplificato il proprio potere.
Per definizione questa Lama degli Arcani Maggiori rappresenta il famoso motto alchemico ”Solve et Coagula”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

16- LA TORRE
La sedicesima fase operativa durante la quale avviene la separazione dal copo e l’apertura dell’inconscio.
Durante il cammino della grande opera si incorrerà in numerosi pericoli e non esiste alcuna certezza in merito al buon esito del proprio operato.
L’iconografia rappresenta l’Athanor, il forno degli alchimisti nel quale fermentano i sette metalli; se questo contenitore verrà alimentato in modo eccessivo si provocherà un’esplosione, in caso contrario tutto il lavoro svolto verrà perduto.
Questa è in sintesi la teoria dell’armonizzazione degli opposti, la stessa che sovrintende alla trasmutazione dei vili metalli in oro puro.

 

 

 

 

 

 

 

17- LE STELLE
Simboleggia il viaggio astrale e l’armonia tra spirito, anima e corpo.
L’alchimista, una volta emerso dalle tenebre interiori sarà in grado di riprendere il cammino dell’evoluzione; all’interno di se stesso scoprirà i sette metalli, ovvero le sue caratteristiche psicologiche, che nel frattempo sono state purificate e brillano di luce propria.

 

 

 

 

 

Alchimia e Tarocchi

 

 

 

18- LA LUNA
Rappresenta l’argento allo stato puro e l’esperienza spirituale interiore.
Per superare le tentazioni non bisogna cadere in esse, è necessario imparare a separarle, a volte entrare anche nel proprio intimo e lasciarsi trasportare dai sogni.

 

 

 

 

 

 

 

Alchimia e Tarocchi

 

 

 

 

19- IL SOLE
Simbolo dell’essenza spirituale; diciannovesima fase che rappresenta l’analisi razionale.
I due giovani che si abbracciano sotto il sole simboleggiano i due diversi aspetti della mente umana, distinti ma inseparabili l’uno dall’altro: l’io e il Super-io.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

20- IL GIUDIZIO
Ci riporta all’elemento mistico del Mercurio, con attenenze alla preghiera e alla spiritualità.
Siamo alla ventesima fase dell’opera alchemica, quella del risveglio spirituale raggiunto dall’adepto con il superamento delle prove. L’Angelo raffigurato nell’atto di suonare la tromba del Giudizio Universale richiama l’uomo alla vita vera, che non è certo quella terrena.

 

 

 

 

 

 

Alchimia e Tarocchi

 

 

 

 

 

21- IL MONDO
L’elemento mistico è Mercurio generato; la fase alchemica è la ventunesima e richiama al rapimento mistico che trasmette l’illuminazione interiore.
Gli emblemi dei quattro evangelisti simboleggiano i quattro elementi: terra, fuoco, aria, acqua, la ghirlanda rappresenta l’eternità del Creazione e i cicli universali, mentre la giovane donna ritratta nella lama è l’immagine dell’Anima del Mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

22- IL MATTO
Si riferisce all’Allume come elemento mistico e richiama alla ricerca del vuoto, oltre che rappresentare la fine di un percorso e il nuovo inizio.
Dal punto di vista alchemico questo arcano è la sostanza spirituale associata alla saggezza e alla purezza dello spirito, ovvero l’Allume, un particolare tipo di Sale che forma tutte le sostanze e che possiede come simbolo un cerchio vuoto, emblema dello zero, all’interno del quale è presente il mistero più profondo.

 

 

 

 

 

 

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Helios