Barranco de Badajoz in Guimar (Tenerife)
Numerosi sono i fatti inspiegabili e le leggende legate a questo misterioso luogo che affascina e attrae curiosi e studiosi sia delle scienze occulte, parapsicologi e ufologi.
Molti sono gli studi che vari gruppi di ricerca hanno condotto in questo posto e tutti o quasi hanno concluso che potrebbe trattarsi di una vera e propria porta dimensionale.
Il fascino e il mistero che avvolge il Barranco de Badajoz fanno sì che sia una meta ambita per tutte quelle persone che fanno del mistero e della ricerca una parte importante della propria vita.
Gli esseri bianchi
La leggenda racconta che nel 1912 due minatori che lavoravano alla miniera del barranco, all’entrata della galleria di Izana, durante degli scavi una parete della galleria crollò mostrando un’altra ampia e profonda galleria.
Dall’oscurità di questa si palesarono tre esseri bianchi luminescenti che si avvicinarono agli attoniti operai.
Da qui la leggenda si divide in due diverse direzioni.
Nella prima si racconta che i poveri minatori scapparono terrorizzati, si recarono alla caserma di Guimar per denunciare l’accaduto, anche se non esiste denuncia registrata negli archivi del distretto citato;questa è la versione della leggenda più diffusa.
La seconda racconta che i minatori superato il terrore iniziale comunicarono con gli esseri, i quali, con modi amichevoli mostrarono agli operai il luogo esatto dove scavare per trovare l’acqua.
In qualunque modo sia andata la leggenda, se di questo si tratta, possiamo affermare che il Barranco de Badajoz è un luogo magico dove la fantasia prende vita e si fonde con la realtà, a voi la scelta del finale della storia.
La bambina delle Pere
Questa è una delle leggende popolari più diffuse fra gli abitanti dell’isola.
Tra il 1890 e il 1910 due genitori mandarono la propria figlia a raccogliere della frutta;la fanciulla uscì di casa con il suo cesto ma non fece più ritorno,vane furono le ricerche dei genitori e dell’intera comunità, la giovane sparì senza lasciare traccia.
Ritornò a casa circa 20 anni dopo,lasciando increduli e sbigottiti i genitori; per lei il tempo sembrava essersi fermato.
Per lei quei 20 anni erano trascorsi in poche ore, il suo cesto colmo di pere ne era la prova; il tempo non era passato per la fanciulla che raccontò di essere andata in cerca di frutta come i genitori le avevano chiesto.
Dopo un po’ si fermò a riposare all’ombra di un pero,si addormentò sopraffatta dalla stanchezza,ma fù svegliata da un essere molto alto vestito di bianco che gentilmente la invitò a seguirlo.
Entrarono all’interno di una caverna del Barranco dove c’erano delle scale, scesero e si ritrovarono in uno splendido giardino dove c’erano altri esseri simili al gentil ospite,vestiti di bianco; lei si intrattenne pochi minuti (considerando la sua percezione del tempo) e poi l’essere la accompagnò all’uscita della grotta e si congedò.
Molti pensano che la bambina delle pere continui a vivere in segreto nella zona di San Juan, altri giurano di aversentito proprio in quel luogo sussurri e risa di fanciulla.
Non sapremo mai se questa leggenda è semplicemente il frutto di fantasie popolari o stralci di cronaca di tempi andati ma il fascino di questa storia rimane immutato nel tempo proprio come l’aspetto della bambina delle pere.
Esseri di luce
Il 1°Luglio 1991 un gruppo di appassionati del mistero si recarono al Barranco,durante la discesa sentirono nitidamente un forte suono simile ad un batter d’ali; uno di loro (Teyo Bermejo) per istinto prese la sua macchina fotografica e scattò una serie di foto nonostante non riuscisse a veder nulla ad occhio nudo. Uno degli scatti rivelò qualcosa di inquietante,classificando questa immagine come la più significativa e sconvolgente legata al Barranco de Chamoco.
Lilith Triplice Exoterica