Breve storia dello spiritismo
Il termine “Spiritismo” appare per la prima volta in un volume di Allan Kardec pubblicato a Parigi nel 1857 con il titolo Le livre des esprits (Il libro degli Spiriti).
Il termine “Spiritismo” non dovrebbe essere confuso con “Medianità”; quest’ultima è infatti la facoltà paranormale del medium, la quale produce fenomeni che hanno caratteristiche personalizzate, mentre lo Spiritismo è il complesso delle pratiche eseguite nelle sedute e l’interpretazione che viene data dei fenomeni. Con il tempo il termine Medianità, però, ha sorpassato quello di Spiritismo, perché quest’ultimo, per molti, richiama alla mente pratiche occulte anche di basso genere.
La teoria spiritica risulta essere relativamente recente (è possibile farla risalire al 1856 circa), ma l’idea di una qualche forma di sopravvivenza, che include in sé un principio immateriale proprio dell’uomo, risale addirittura alla Preistoria.
A metà tra queste due affermazioni, rispetto ad un parametro temporale, è possibile collocare la credenza che l’anima dei defunti possa in qualche modo entrare in contatto con il mondo dei vivi e comunicare con loro; testimonianze in questo senso ci giungono dall’Egitto e dalla Mesopotamia, fino a giungere alla tradizione greco-romana; le prime sperimentazioni scientifiche che determinano un approccio moderno verso lo Spiritismo sono invece riconducibili al periodo che va dal 1837 al 1848, quando il medico statunitense J. Larkin, effettuando ricerche sul magnetismo animale, ottenne delle manifestazioni paranormali ad andamento spiritico con la medium Mary Jane, la quale affermava di vedere il proprio spirito guida.
Ufficialmente, però, la nascita dello Spiritismo viene fatta coincidere con i fenomeni che si verificarono in casa delle sorelle Fox e dei quali parleremo ampiamente più avanti.
Dal 1847 in poi le strade dello Spiritismo sono aperte e la registrazione di fenomeni medianici interessa tutta l’Europa, con casi rimasti storici e ancora oggi studiati, ma anche con grandi frodi da parte di sinistri personaggi tesi a speculare sulla buona fede e sul dolore altrui.
Nel 1849 si forma a Rochester un primo gruppo di spiritisti, nel 1851 il medium Henri Gordon effettua la prima levitazione di se stesso e nel 1860 vengono effettuate le prime fotografie medianiche.
Tutta l’Europa sembra pervasa da quella che i giornalisti definiscono soltanto una nuova moda, ma che in realtà è il venire allo scoperto di pratiche e studi che prima venivano fatti soltanto in segreto tra le mura domestiche; l’evoluzione del pensiero si impadronì comunque presto dello Spiritismo iniziando a dettare delle precise distinzioni filosofiche all’interno della nuova corrente di pensiero; alcune dottrine di occultismo, posteriori o contemporanee alla ricerca spiritica, ne completarono la filosofia introducendo il Misticismo (cioè quelle correnti a carattere filosofico e religioso che tendono al divino mediante l’illuminazione interna e attraverso le quali si sperimenta una perfetta unione spirituale con la divinità stessa; manifestazioni legate al Misticismo risultano essere: l’Estasi, spesso accompagnata da fenomeni di levitazione, le visioni e la bilocazione), il concetto di Reincarnazione (conosciuta anche come Palingenesi, è l’ipotesi formulata originariamente in India che riguarda le vite successive alla morte. Uno dei suoi maggiori sostenitori fu proprio Kardec che ne divulgò la teoria in tutti i paesi europei e americani di lingua latina; oggi la reincarnazione viene sostenuta dalle dottrine spiritiste, ma, nel complesso, una prova scientifica valida non è stata ancora raggiunta) e distinguendo le correnti spiritiche tra quelle fondamentalmente di natura religiosa e quelle senza religiosità.
Il quadro che viene fuori dalla commistione di correnti filosofiche, esoteriche e culturali è il seguente: in Europa Occidentale, Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Italia e Portogallo, lo Spiritismo risulta essere in prevalenza scientifico, reincarnazionista e spesso senza religiosità; in Inghilterra, America, Danimarca, Svezia, Olanda e Norvegia esso è invece prettamente religioso, caratterizzato da associazioni che si autodefiniscono chiese e prevalentemente lontano dai concetti di reincarnazione.
Unico paese che detiene una frammistione filosofica è l’America del Sud, dove lo Spiritismo risulta essere di natura religiosa, cristico e aperto ai concetti di reincarnazione.
È ovvio che una tale disamina del fenomeno spiritico ha carattere prevalentemente di studio comparativo, la forma infatti più comune di Spiritismo e di applicazioni medianiche non tiene conto di risvolti filosofici o spirituali e si limita a cercare la possibilità di poter colloquiare con i propri defunti in funzione di una gratificazione personale.
Robert Straw