Le piramidi di Tenerife
Nella località di Guimar, sulla costa orientale dell’isola di Tenerife, durante gli Anni Ottanta, vennero alla luce nel corso di uno scavo alcune costruzioni piramidali, in seguito studiate e rese note grazie al celebre studioso e navigatore Thor Heyerdal.
Si tratta in pratica di sei piramidi composte ognuna da cinque gradoni di forma rettangolare, stranamente somiglianti a quelle realizzate dagli Aztechi e dai Maya. All’inizio furono in molti a sostenere che si trattava soltanto di mucchi di pietre accatastate dai coloni spagnoli; Heyerdal, grazie ad un infaticabile lavoro e a numerosi studi, riuscì invece a dimostrare che non si trattava di ammassi casuali; le piramidi poggiavano infatti su un suolo precedentemente livellato, ed erano costituite da pietre di origine vulcanica che, non essendo disponibili nelle vicinanze, erano state trasportate apposta da lontano per quel preciso scopo. Le pietre recavano inoltre segni di lavorazione, soprattutto negli angoli, e le costruzioni erano state orientate astronomicamente, presentano infatti una scalinata sul lato occidentale, salendo sulla quale è possibile seguire il sole nascente al solstizio d’inverno.
Sempre rimanendo sul tema delle piramidi, è opportuno segnalare il nome del frate francescano Juan de Abreu il quale, nel 1632, scrisse un resoconto della conquista delle isole; tra le notizie riportate dal frate colpisce quella che descrive la presenza di piramidi anche sull’isola di La Palma. Il frate riferisce inoltre che tali costruzioni erano state fatte a imitazione di una piramidi naturale costituita da un solo blocco di roccia e alta quasi due metri: Questa misteriosa piramide veniva chiamata Idafe, lo stesso nome del dio al quale era consacrata.
Non esistono ad oggi tracce di questa misteriosa costruzione, ma forse per quella che può considerarsi o meno una curiosa coincidenza, nella Caldera de Taburiente, esiste un pinnacolo roccioso da sempre conosciuto con il nome di Roque Idafe.
Robert Straw