Psicoscopia e psicometria
Il termine “Psicoscopia” venne creato intorno al 1950 con l’intenzione di descrivere quel fenomeno in base al quale, un sensitivo, toccando un oggetto è in grado di raccontarne la storia o descrivere gli episodi durante i quali l’oggetto stesso fu presente.
Il manufatto in questione può essere di qualunque natura mentre il sensitivo, durante l’esperimento, alterna stati di trance profonda e di veglia apparente.
La storia della Psicoscopia non è così recente come potrebbe apparire; intorno al 1842 il ricercatore americano Joseph Rodes Buchanan coniò il termine Psicometria, attribuendogli il significato, per alcuni non del tutto esatto, di “misura delle facoltà trascendentali dell’anima”.
Il termine “Psicometria”, con il quale oggi molti intendono anche “Psicoscopia”, ha quindi messo insieme la presunta facoltà personale del medium di produrre il fenomeno con una attività trascendente non del tutto dimostrata e ancora oggetto di aspri dibattiti.
Spesso il sensitivo è in grado di immedesimarsi nella storia rievocata dell’oggetto e parla in prima persona con un evidente fenomeno di personificazione (sdoppiamento della personalità); altre volte assiste passivamente alle scene rievocate e le descrive senza prendervi parte.
La psicometria, pur avendo molti punti in comune, viene formalmente distinta dalla “chiaroveggenza tattile”, un fenomeno che prevede la “lettura” di un oggetto appartenuto ad una persona ormai scomparsa, lettura che viene fatta dal sensitivo toccando materialmente quanto apparteneva al defunto.
La differenza risiede nel fatto che nella chiaroveggenza tattile l’oggetto viene posto in mano al sensitivo, mentre nelle sperimentazioni di psicometria o psicoscopia l’oggetto viene posto in una scatola chiusa o avvolto in carta, quindi non risulta visibile e non può essere toccato.
La maggioranza dei ricercatori e degli studiosi tende ancora oggi ad accettare l’ipotesi dell’ “impregnazione”, secondo la quale l’oggetto sarebbe già misteriosamente “impregnato” da esperienze, storie ed emozioni passate.
Un caso particolare di psicometria, per concludere, è rappresentato dai fenomeni “di ambiente”, ovvero quando è l’ambiente stesso a costituire l’oggetto dell’esperimento.
Robert Straw