Quando da piccolo vidi un U.F.O.! ; il titolo scelto per questo articolo già di per sè riassume il tema che andremo ad affrontare.
Mai come adesso il tema avvistamenti U.F.O. è così attuale; il Pentagono rilascia dichiarazioni ufficiali su indagini riguardanti avvistamenti da parte della Marina Statunitense. Lo scorso 27 ottobre 2018 si è tenuto il settimo Convegno internazionale “Città di Roma” del Cun, dove il relatore Luis Elizondo, ex direttore del programma Advanced aerospace threat identification program (Aatip) aveva di fatto anticipato le dichiarazioni riportate in questi giorni sulla stampa americana, quando ha affermato, riferendosi ai filmati ufficialmente rilasciati dal Pentagono: “Se comprendete ciò che vedete in questi video, potrete comprendere che questa non è una nostra tecnologia”.
Varie dichiarazioni di ex componenti dei servizi segreti e di ex militari, comunque affermavano di essere a conoscenza di programmi inerenti il tema U.F.O. Nel corso degli anni di testimonianze di avvistamenti di oggetti volanti non identificati in tutto il mondo ce ne sono state a bizzeffe; molte di esse si sono rivelate infondate, in quanto si trattava di oggetti scambiati per navicelle extraterrestri, come ad esempio: Satelliti, passaggi della I.S.S. (Stazione Spaziale Internazionale), o pianeti luminosi come Venere e Giove. Facciamo una premessa per questi ultimi, per facilitare chi dovesse incorrere in questo tipo di errori di valutazione.
Gli oggetti volanti non identificati, in linea generale non procedono su una linea retta, se questo accade, probabilmente si stà assistendo o ad un passaggio di un velivolo come un aereo o un elicottero, (specie se produce luci a intermittenza che ne rilevano la posizione), o passaggi di satelliti che orbitano intorno al pianeta.
I pianeti come Venere, Giove, Marte invece emettono molta luminosità a seconda della posizione in cui si trovano, per questo a volte vengono scambiati per U.F.O. da persone poco informate.
I casi che invece possono avere dei punti di domanda sono minori, ma è su questi ultimi che si possono aprire delle discussioni serie.
Soventemente, vedo titoli eclatanti su vari blog, siti etc. dove, per avere visualizzazioni o click su banner, si arriva quasi al ridicolo.
Questo tipo di “commercializzazione” non ha sicuramente portato benefici nel campo di chi fa da anni ricerca seria, ridicolizzando tutto l’ambiente ufologico.
Molteplici sono i casi che non vengono testimoniati, le ragioni sono soprattutto personali, si ha paura del giudizio della società, paura di avere ripercussioni nella propria vita, così si abbandona l’idea di approfondire e divulgare l’accaduto, o si preferisce avviare una ricerca personale per poter procedere con una mente analitica e razionale che possa togliere dubbi sul fenomeno a cui si è assistito. Trovate un altro interessante articolo qui Operazione 23 (Un caso ancora aperto)
A questo proposito, come diretto interessato, dopo molti anni passati tra ricerche e possibili spiegazioni razionali, intendo esporre un caso di avvistamento di un oggetto volante non identificato, avvenuto in un estate del lontano 1984.
“Era un pomeriggio d’estate del Luglio 1984, avevo quasi 11 anni ai tempi dell’accaduto; come spesso si soleva fare si andava tutta la famiglia a far una gita in campagna a trovare parenti e passare così una giornata diversa.
Saranno state circa le 16:00, quando ad un certo punto, mentre giocavo con un mio cugino, la mia attenzione fu distolta da un oggetto che sorvolava molto da vicino la zona, saranno stati circa 200-300 metri di distanza dal punto in cui ero, volava in modo lento e rettilineo, ad un altezza di circa 100 metri, non emettendo alcun rumore.
L’oggetto aveva una forma discoidale, colore bianco, con al centro tra le due parti superiore e inferiore, dei faretti lampeggianti con colori di diverso tipo. Osservai l’oggetto per una ventina di secondi, guardai mio cugino che continuava a giocare e probabilmente non si accorse di nulla, dopo pochi secondi svanì nel nulla.
Con il passare degli anni archiviai quell’evento, come si fa con tanti ricordi di infanzia. L’immagine di quell’oggetto però rimase impressa nella mia mente e molto spesso appariva nei miei sogni. Fu all’età di circa 26 anni, visto la frequenza con cui sognavo quell’oggetto, che iniziai a chiedermi: “E se non fosse un sogno”?
Negli anni dopo quell’avvistamento, non parlai con nessuno di quel che vidi. In famiglia ci fu la morte di mia madre nell’87 causata da un cancro che l’affliggeva da molti anni, tra vari ricoveri e dure terapie, i pensieri erano naturalmente rivolti alla mia famiglia e alla forte preoccupazione e non a quell’episodio.
Sentivo mio padre molto spesso telefonicamente ma non chiesi mai informazioni su quella giornata passata in campagna.
Sedici anni erano passati, finalmente decisi di parlarne con lui; spiegai che negli ultimi tempi, sognavo di essere in campagna, da bambino e di vedere una specie di astronave volare molto vicino a dove mi trovavo; chiesi allora se da piccolo avessi mai detto qualcosa che riguardasse fenomeni U.F.O. o altro. La sua risposta, mi lasciò sconcertato, disse: “Certo! Lo ricordo come fosse ieri, io, tua madre, tuo fratello e tua sorella eravamo nella casa di campagna dei tuoi zii, mentre tu e tuo cugino eravate fuori a giocare; parlavamo tra noi adulti; quando ad un certo punto entrasti in casa con un viso stravolto di chi ha appena visto un fantasma; urlando “Ho visto un U.F.O.! Era d’avanti a me! Non prendemmo molto sul serio la cosa, ai tempi già si parlava di U.F.O.; pensammo che magari fossi rimasto suggestionato da qualcosa vista in tv e avessi scambiato un aereo per un U.F.O. ”.
Chiesi allora a mio cugino, dopo molti anni che non ci sentivamo, se ricordasse qualcosa, ma non ricordava nulla di quell’episodio.
L’oggetto lo ricordo come se l’avessi visto ieri, ma ancora oggi non saprei dire se si trattasse di un oggetto “terrestre” o “extraterrestre”; ma di sicuro vidi un U.F.O.
Negli anni a seguire persone a me care, e di cui mi fido, mi esposero altri casi simili.
Ma questa è un’altra storia…
Vik Zhenon