Telecinesi
Il termine “telecinesi” (dal greco têle = lontano e kìnēsis = movimento, ovvero movimento ottenuto da lontano), venne coniato da Charles Richet (premio Nobel 1913 per la scoperta dell’anafilassi), e indica tutti
quei fenomeni paranormali che comportano movimenti di oggetti nello spazio ottenuti senza alcun contatto o causa fisica.
Tra il finire del 1960 e gli inizi del 1970, a questo termine venne man mano affiancato quello di “Psicocinesi” (dal greco psychè = anima e kìnēsis = movimento), creato dal parapsicologo americano J. B. Rhine. La definitiva sostituzione non risulta comunque del tutto corretta; con Psicocinesi, infatti, si identifica la causa del fenomeno nell’energia mentale (anche se si tratta di una ipotesi non ancora definitivamente provata), mentre con Telecinesi ci si limita a descrivere esteriormente il fenomeno.
Il periodo durante il quale venne data maggiore attenzione al fenomeno risale alla seconda metà dell’Ottocento fino ai primi decenni del secolo scorso.
Durante i vari esperimenti condotti in questo lasso di tempo si registrano numerosi fenomeni quali spostamenti e sollevamenti di pesanti tavoli, sedie e svariate tipologie di oggetti.
Gli esperimenti condotti in laboratorio negli ultimi decenni, sotto la supervisione di ricercatori ed esperti, si sono avvalsi di numerose apparecchiature, tra queste i Generatori di Eventi Casuali, ovvero dei congegni elettronici in grado di generare degli eventi microscopici sui quali i soggetti dovevano tentare di intervenire; altre sperimentazioni sono state quelle relative a vari tentativi di influenzare organismi o altri sistemi biologici (enzimi, piante, etc,).
Nonostante le varie documentazioni relative agli esami svolti in laboratorio rimane il fatto che la maggior parte dei fenomeni di telecinesi avvengono spesso del tutto spontaneamente, come ad esempio accade nel corso di quegli eventi denominati Poltergeist.
Robert Straw